Cheratocono

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Il Cheratocono è una malattia della cornea che ne causa il progressivo assottigliamento e deformazione, modificandone la curvatura e provocando distorsione delle immagini.

Il cheratocono è una distrofia progressiva non infiammatoria che colpisce con leggera prevalenza le donne in giovane età con tendenza al peggioramento costante e progressivo. 

 

Il Cheratocono è la prima causa di trapianto di cornea nei paesi occidentali, ma il trapianto viene sempre più spesso evitato grazie alla chirurgia conservativa del cheratocono.

Il problema si rende evidente quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e ad incurvarsi progressivamente verso l’esterno, deformandosi così a forma di cono.

La curvatura irregolare che si viene a creare, cambia il potere refrattivo della cornea producendo, di conseguenza, distorsioni delle immagini. 

Questi cambiamenti producono, inoltre, il sovvertimento della normale disposizione delle proteine corneali, disposizione che fisiologicamente consente la perfetta trasparenza del tessuto corneale. Tale alterazione nella disposizione delle proteine corneali produce delle cicatrici opache tali da impedire il passaggio della luce, causando una severa riduzione della vista.

 

 

 




Gli studi effettuati indicano che il cheratocono può insorgere per una o più delle seguenti cause:

1°) una anomalia congenita;
2°) una grave avitaminosi;
3°) alcune malattie endocrine;
4°) malattie sistemiche, come, la sindrome di Down

 

In ogni caso un ruolo fondamentale viene attribuito a turbe biochimiche del metabolismo corneale interessanti il tessuto collagene.
Esistono molteplici ed innovative tecniche per il trattamento del cheratocono.
È quindi assolutamente necessario sottoporsi ad un’accurata visita da parte di uno specialista che abbio una lunga esperienza nel settore della chirurgia del cheratocono. Solo osservando tali precauzioni si potrà godere dei benefici di queste nuove tecniche.




Il Cheratocono quindi è una malattia progressiva non infiammatoria della cornea, che può portare ad un danneggiamento importante della visione, attraverso lo sviluppo di un astigmatismo irregolare ed un progressivo sfiancamento ed assottigliamento della cornea.

 

 


Si usa classificare il cheratocono in stadi dal I al IV e si indica con il termine di cheratocono frusto una forma iniziale di cheratocono che si riesce ad evidenziare solo con la topografia corneale.

 

Oggi esistono grandi novità sulla cura del cheratocono:

  • Il cross-linking per cheratocono
  • L’inserimento degli anelli intrastromali per cheratocono
  • Il trapianto di cornea lamellare o perforante per cheratocono
  • Le lenti a contatto per cheratocono


Il Dott. Marucchi  utilizzando da anni  tutte le più moderne metodiche descritte, saprà consigliarvi quella più idonea al vostro caso.

I sintomi del Cheratocono

Ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad un astigmatismo che varia continuamente nel tempo è obbligatorio pensare alla possibilità di un cheratocono. La diagnosi di cheratocono viene effettuata soprattutto con  la topografia corneale indispensabile anche per poter monitorare la progressione della malattia , oltre che per personalizzare una eventuale lente a contatto su misura.
Lo strumento proietta una serie di anelli luminosi ed elabora l’immagine riflessa dalla cornea, creando una stampa con diversi colori per identificare le varie curvature analizzate.

 

I sintomi del cheratocono sono innanzitutto una vista che varia nel tempo con un astigmatismo di solito irregolare.

 

La diagnosi viene confermata dalla esecuzione di una topografia corneale e di una pachimetria corneale (misurazione dello spessore corneale) o di una tomografia corneale con uno strumento come la Pentacam molto utile nel cheratocono.

 

Conviene fare degli accertamenti se:

  • si sa di avere parenti stretti che hanno il cheratocono
  • con occhiali, pur in presenza di occhi sani, non si raggiungono i dieci decimi al controllo della vista
  • si sa di essere astigmatici
  • si inizia a vedere male con l’occhiale che prima andava bene (può essere il cono che si sta modificando)


Ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad un astigmatismo che varia continuamente nel tempo è obbligatorio pensare alla possibilità di un cheratocono.

Il Cheratocono, come già detto, è classificato in stadi dal I al IV; esiste poi una forma precoce chiamata cheratocono frusto, in cui solo la topografia corneale permette di fare la diagnosi.

Il Cheratocono si osserva più frequentemente nel sesso femminile, la causa sarebbe legata ad una fragilità del collagene che costituisce la cornea associata in alcuni casi a microtraumatismi ripetuti; compare nel periodo dell’adolescenza, per progredire in maniera variabile  fino a stabilizzarsi nell’età adulta.

Prevenzione
Di solito il cheratocono è bilaterale una volta diagnosticato il cheratocono in un occhio si può prevenire il peggioramento dell’altro occhio correggendo le cattive abitudini che possono portare a microtraumi ripetuti sulla cornea (strofinamenti eccessivi) ma soprattutto con il cross-linking.
Il trattamento di cross linking serve per rendere la cornea più resistente e quindi più difficile la sua deformazione.

 

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